Inclusione e autonomia per le persone con disabilità. La Uet compie un anno - Il Piccolo Principe – Cooperativa sociale ONLUS

Inclusione e autonomia per le persone con disabilità. La Uet compie un anno

Ha da poco compiuto un anno la Uet Il Casale, l’Unità educativa territoriale della nostra Cooperativa che si presenta come un’alternativa al centro diurno per favorire sia l’autonomia che l’inclusione in comunità delle persone con disabilità in un’ottica di servizio per e con il territorio.

Collocata negli spazi del casale de La Volpe sotto i Gelsi a San Vito al Tagliamento, accoglie persone con disabilità in percorsi di acquisizione di autonomie, competenze e relazioni attraverso attività occupazionali nel contesto agricolo della fattoria didattica e sociale. Tra le attività svolte, i membri del gruppo fanno la spesa, dei piccoli lavori per una scuola dell'infanzia locale, coltivano il proprio orto e organizzano la propria economia domestica.

Le persone con disabilità sono una risorsa per il territorio


“Con le Uet, l’obiettivo è quello di far uscire le persone con disabilità dai centri semiresidenziali” - spiegano Alice Spagnol e Luca Zavagno, educatori per Il Piccolo Principe della Uet Il Casale – “L’idea è quella di uno scambio tra la comunità e la Uet. L’attività che viene svolta è infatti centrata su servizi per e con la comunità, per favorire la presa in carico comunitaria delle persone con disabilità. In quest’ottica" - ha aggiunto - "tutti i martedì, con Domenico, Jessica e Lisa, ci spostiamo e andiamo alla scuola dell’Infanzia Sacro Cuore di Casarsa dove ci occupiamo del loro giardino o facciamo piccoli lavori che le insegnanti della scuola ci affidano. Non manca neppure lo scambio e il saluto con i bambini che li gratifica molto”.

Non solo, ogni venerdì la Uet Il Casale si incontra con la Uet Amalteo gestita dalla Cooperativa Il Granello di San Vito al Tagliamento (che accoglie cinque persone con disabilità). “Andiamo a San Vito per una riunione settimanale – aggiunge Alice - e non manca il giro al mercato per degli acquisti che insegnano l’autonomia”. La Uet Il Casale accoglie 3 persone con disabilità ed è gestita da due educatori. “La Uet è pensata per accogliere un numero piccolo di persone – spiega Luca - fino al massimo a cinque e può diventare una risorsa per il territorio in cui è inserita”.

Le persone con disabilità vengono coinvolte dalle ore 8.30 alle 15.30 in attività di economia domestica e stili di vita: dalla preparazione e cura dell’orto alla raccolta e trasformazione dei prodotti, dalla costruzione di una ricetta alla spesa e preparazione del pranzo, dalla cura degli spazi esterni ai percorsi di salute e movimento.

Viene stimolata la partecipazione libera e attiva alla vita della comunità


Sono previste anche attività che stimolino le abilità manuali e le autonomie. “Cerchiamo di stimolare opportunità di partecipare liberamente ed attivamente alla vita comunitaria – precisa Alice - facendo sì che anche le persone con disabilità possano esercitare il proprio diritto di cittadinanza”. Visto che la Uet Il Casale è inserita all’interno della fattoria didattica e sociale La Volpe sotto i Gelsi, le attività previste sono anche quelle di orto-floricoltura, cura degli animali della fattoria e accoglienza dei bambini in visita didattica oppure durante il periodo estivo per l’Estate in fattoria.

Un percorso su misura, perché ciascuno sia protagonista della propria vita, secondo le sue attitudini, possibilità, caratteristiche e desideri


“Il contesto della fattoria sociale si presenta vario e molto aperto al pubblico – conclude Luca - e consente la realizzazione di progetti personalizzati differenziati e tarati effettivamente sulle caratteristiche, attitudini e desideri delle persone che abbiamo di fronte. Inoltre ci stiamo attrezzando per fornire ulteriori servizi comunitari: come il supporto in back office al Centro studi, ricerca e formazione dell’agricoltura sociale di San Vito e il prendersi cura di luoghi di interesse culturale e storico e luoghi del cuore (piccoli musei, chiesette affrescate, case di persone che hanno segnato la storia) solitamente non accessibili o trascurati, supportare l’oasi felina dell’associazione Petswood collocata a poca distanza dal casale e raggiungibile a piedi”.
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