Il lavoro come realizzazione. La storia di Alessandra | Il Piccolo Principe

Crediamo profondamente che il lavoro è qualcosa di più di una fonte di reddito o un modo per occupare il proprio tempo, è la possibilità concreta di realizzarsi, di dare un significato alle proprie vite. Ovviamente deve essere un lavoro attento alla crescita personale dei lavoratori e delle lavoratrici, uno strumento reale per lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità

L'inserimento lavorativo di adulti over 50 che per i più vari motivi hanno perso il lavoro è per noi un contributo importante a questo processo di crescita umana e sociale. Il lavoro si fa allora strumento concreto per dare e restituire dignità a chi ha mani, cervello e cuore per creare e produrre.

La storia che vogliamo raccontarti è quella di Alessandra, una donna di 62 anni piena di grinta, che non si è mai arresa e che grazie alla nostra attività di produzione e servizi alle aziende e a quello di agricoltura sociale, ha dato un nuovo significato alla sua vita dopo un periodo di disoccupazione dovuto a motivi familiari.

Alessandra e la sua nuova vita lavorativa 

Alessandra ci colpisce da subito con un'energia travolgente e con un sorriso che non nasconde le mille difficoltà. Il suo percorso di inserimento lavorativo è iniziato qui da noi grazie a dei corsi professionali tenuti dalla cooperativa che le hanno permesso di entrare nella nostra area di produzione, dedicati agli imballaggi e alla meccanica.

Ho fatto due corsi e non vedevo l'ora di poter venire a lavorare qui. Sono stata felicissima quando ho saputo di essere stata scelta, l'unica tra i compagni e compagne di corso, che so comunque hanno poi trovato altri impieghi. Da subito mi sono trovata benissimo. Era la prima volta che entravo in un ambiente di lavoro dove i colleghi e le colleghe sono gentili e premurosi. È sempre un continuo chiedere "per piacere" o "come stai". Un ambiente che non ho mai trovato e nella mia vita di lavori ne ho fatti tanti!

Da poco ho ripreso a lavorare con la cooperativa, perché per un periodo non c'era abbastanza materiale da consegnare alle aziende. Piuttosto di restare disoccupata ho scelto di lavorare in campagna, nel vostro servizio di agricoltura sociale. È un lavoro che a volte può essere pesante per una donna della mia età ma è pur sempre un lavoro, dignitoso e onesto. Perché non ho alcuna voglia di farmi mantenere, a me piace lavorare e ho ancora tanta energia.

Il Piccolo Principe mi ha dato una nuova occasione dopo un lungo periodo di disoccupazione. Nel 2012 ho dovuto fermarmi per assistere mia madre gravemente malata. Ho deciso di licenziarmi per prendermi cura di lei personalmente. Ad inizio 2020 è morta e per un po' ho preso il reddito di cittadinanza ma io avevo voglia di lavorare e di mantenermi da sola.

Da poco ho iniziato a lavorare per un nuovo progetto con la cantina sociale di Casarsa, la Delizia Vini, nell'etichettatura di una nuova bottiglia ecosostenibile, una mansione che va fatta esclusivamente a mano.

La storia di Alessandra, la sua energia e curiosità, ci dimostra quante persone attive e disponibili esistano nella nostra comunità, donne e uomini che hanno bisogno e voglia di lavorare. E le parole di Alessandra ci dimostrano anche che il lavoro può essere gratificante, utile e sostenibile per tutti.

Se credi anche tu nel lavoro come forma di realizzazione personale e sociale, questo è il link per la nostra newsletter. Grazie di cuore! Una mano che lavora può essere un sorriso e un cuore più aperto.

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