La povertà educativa di bambini e ragazzi è una delle tante conseguenze della povertà economica che costringe le famiglie non solo a tagliare le spese per l’istruzione e la formazione dei propri figli, ma anche tutte quelle attività parallele (sport, lettura, cinema, viaggi) che consentono al bambino di costruirsi un futuro o anche soltanto di sognarlo. D’altra parte, anche se non è automatico che una famiglia benestante sia sempre in grado di offrire percorsi e strumenti utili a favorire i risultati scolastici e a coltivare capacità, sogni, aspirazioni, interessi e talenti, è indubbio che i fattori che aiutano i ragazzi ad emanciparsi dalle situazioni di disagio sociale ed economico sono l’aver frequentato un asilo nido, una scuola ricca di attività extracurriculari, dotata di infrastrutture adeguate o caratterizzata da relazioni positive tra insegnanti e studenti.
Per contrastare questo fenomeno, insieme a 24 partner e con la regia della Fondazione Opera Sacra Famiglia, stiamo realizzando il progetto Go(to)gether, che si pone come obiettivo quello di intervenire su circa 150 bambini e ragazzi, sulle loro famiglie e su alcuni gruppi giovanili del territorio del Friuli Occidentale. Coerentemente con la nostra convinzione che l’educazione si fa là dove sono i ragazzi, l’approccio adottato è quello del modello GoTo, basato sul principio dell’”andare verso” la loro famiglia e la loro rete amicale, contesti nei quali la povertà educativa prende origine e forma.
Il questo quadro, ci occuperemo in particolare del sostegno educativo domiciliare per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni e di quello territoriale per i giovani dai 14 ai 17 anni per l’Ambito del Tagliamento, in collaborazione con il Servizio Minori dell’Ambito stesso e con l’Istituto comprensivo “Margherita Hack “ di San Vito al Tagliamento