Il rischio didispersione scolastica e l’emarginazione di bambini e ragazzi non è più solo un problema presente nelle grandi metropoli, ma esiste anche sui nostri territori. Per questo è partito il progetto pilota Dritti a Zig Zag, avviato grazie al sostegno di Fondazione Friuli. L’intento è sostenere ragazze e ragazzi, in particolare nel secondo ciclo delle primarie e nelle secondarie di primo grado, per contrastare il fenomeno del disagio collegato al mondo della scuola.
Un sostegno a bambini e ragazzi per accompagnarli e valorizzarli affinché vivano in pienezza e da protagonisti la propria vita con un ruolo attivo nella comunità
“Il progetto – spiega il nostro Presidente Luigino Cesarin – prevede un supporto scolastico integrato ad altre attività. L’obiettivo è lavorare per costruire quella relazione di aiuto essenziale per favorire l’incremento dell’autostima e delle autonomie personali. Inoltre – aggiunge – si rileva come spesso i minori fragili che cominciano a manifestare situazioni di disagio sono anche quelli meno inseriti in contesti extrascolastici, nell’associazionismo della comunità sia esso sportivo, ricreativo, parrocchiale, andando così ad incrementare forme di esclusione e isolamento. Quello che il progetto Dritti a Zig Zag vuole fare è promuovere forme di socialità aperte al territorio e favorire la dimensione dell’appartenenza alla comunità, prendendosi cura anche delle famiglie”.
Il progetto si realizza nel territorio di Casarsa della Delizia che conta circa 1.061 bambini e ragazzi, di cui, quelli riferiti all’età scolare, limitatamente alle primarie e secondarie di 1° grado è di 680 unità. Sul territorio si rileva anche una significativa presenza di alunni con bisogni educativi speciali, disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione e iperattività o disturbi comportamentali. Da qui la necessità di realizzare un’azione preventiva nei confronti di tutti quei bambini e ragazzi ad alto rischio di emarginazione.
Diritti a zig zag è stato avviato lo scorso 25 settembre e coinvolge ad ora 30 bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni. Tra le attività che sono partite: il supporto scolastico e socio educativo per evitare il rischio di dispersione scolastica, la promozione dell’inclusione dei minori a rischio in diversi contesti e la promozione della conoscenza del territorio, il supporto a famiglie e/ o genitori in base alle possibilità e nel riconoscimento delle diversità culturali ma anche del sistema scolastico del nostro Paese.
Azioni di prevenzione e una comunità attenta e capace di sostenere le giovani generazioni sono la chiave, per dare una risposta concreta alla crescita e al benessere di bambini e ragazzi
“Il progetto si chiama così perché – precisa Cesarin – “Dritti” sta ad indicare la possibilità di scoprire la strada, il percorso, il cammino possibile e più adatto ad ogni singolo destinatario. Mentre a “Zig-Zag” indica le “sbandate” che ci possono essere e che possono essere superate con l’apporto e l’affiancamento di adulti significativi e di una comunità attenta e capace di sostenere giovani e giovanissimi a riprendere il proprio percorso di vita. Si tratta di un progetto con una forte valenza preventiva che cerca il sostegno delle istituzioni e del territorio perché siamo fermamente convinti che “serve un intero villaggio per educare un bambino”. Per questo ringraziamo Fondazione Friuli che ci sostiene pensando al benessere delle nuove generazioni”.