Ho un presepio sul davanzale. Le statuine sono intagliate in legno d’ulivo, acquistate a Betlemme durante un viaggio in Terra Santa, ma cos’ha di santo questa terra devastata da guerre, odio, dolore e sofferenza? L’ho costruito con macerie, mattoni rotti, sassi, cocci, sabbia e polvere. Poche luci, fioche. È veramente brutto!
Ho un presepio in casa. Le statuine sono in terracotta, acquistate in Perù. L’ho fatto come da tradizione: muschio, carta, legno, e tante luci brillanti, colorate. È veramente bello!
Com’è difficile vivere bene questo Natale. Realtà e sogno, odio e amore, buio e luce, disperazione e speranza, pace e guerra. Sempre due strade, due possibilità, due scelte. Sta a noi non farci travolgere dal male, ma farci avvolgere dal bene e camminare verso quella Luce annunciata:
“Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce…” (Isaia 9)
Con l’augurio che questa luce illumini il nostro cammino,
Buon Natale!
Luigi Agostino Cesarin
Presidente